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Presentazione libro LE FACCIATE PARLANTI - Volume 8 presso Chiesa di Sant'Eligio degli Orefici

Locazione

Chiesa di Sant'Eligio degli Orefici | Via di Sant'Eligio 9 | Roma |

LIBRI CORRELATI

Nella suggestiva cornice della Chiesa di S.Eligio degli Orefici, a Roma, il 6 giugno si è svolta con successo la presentazione dell’ottavo volume della serie “Le facciate parlanti”.

I relatori della presentazione di “Le facciate parlanti – Volume 8”.

Numerosi i relatori della presentazione dell’ultimo libro scritto da Fabio Leone. Innanzitutto Corrado Di Giacomo, Camerlengo dell’Università, che nella veste di padrone di casa ha illustrato la storia della Corporazione. La descrizione artistica e architettonica della Chiesa è invece stata appannaggio di Simone Ferrari. L’ex Assessore alla Cultura Umberto Croppi e il giornalista Marco Ravaglioli, unitamente all’autore, hanno parlato diffusamente dei contenuti del nuovo libro con riferimenti anche ai volumi precedenti. La serata si è conclusa con applausi e commozione per la professoressa Maria Luce Bui, che ha supportato l’autore lungo la stesura dell’intera serie di libri con le sue indispensabili traduzioni, e con un brindisi.

La Chiesa di S.Eligio e la Corporazione degli Orefici.

Nata su iniziativa della Corporazione degli Orefici e con l’approvazione di papa Giulio II Della Rovere, la Chiesa di S.Eligio, dopo svariate vicissitudini, vide iniziare i lavori nel 1516 su progetto di Raffaello Sanzio. La Corporazione nel frattempo si era staccata da quella dei Ferrari e Sellari, ossia dai cosiddetti metalli vili, ed era divenuta vera e propria Università con una conseguente maggior qualificazione della propria tipologia di lavoro, maggior prestigio sociale e crescente potere economico. In questo ambiente svilupparono la loro attività artisti quali Bramante, Benvenuto Cellini, lo stesso Raffaello e Michelangelo Buonarroti. Ogni anno, il 25 giugno, in occasione della festività di S.Eligio, l’Università aveva la possibilità di liberare un condannato a morte e di aiutare le giovani distribuendo doti. Lungo i secoli cambiò varie volte statuto e nome fino a divenire “Università e Nobil Collegio degli Orefici, Gioiellieri, Argentieri dell’Alma Cttà di Roma”. Al giorno d’oggi la sua attività è legata alla custodia dei tesori artistici, e in particolare dell’Archivio Storico (unico nel suo genere sull’arte orafa) e alla organizzazione di manifestazioni artistiche e culturali.